
Analisi di Bilancio e Indici della Crisi d’impresa è un prodotto di alto livello consulenziale che sfrutta i softwares sviluppati da Cloud Finance permettendo di esaminare la situazione economico-finanziaria dell’azienda evidenziandone equilibri e criticità. COnsente di verificare, attraverso l’utilizzo degli strumenti di allerta e degli Indicatori della Crisi, l’equilibrio economico finanziario e di valutare la continuità aziendale anche in ottica previsionale come disposto dal nuovo Codice della crisi. Elabora gli ultimi bilanci (fino a cinque annualità), restituendo una precisa analisi della situazione patrimoniale, reddituale e finanziaria dell’azienda. Genera un report automatico ricco di testi, indici, tabelle e grafici che descrive e commenta la performance aziendale e i punteggi di rating assegnati secondo le regole stabilite da Basilea 3.
Inserimento manuale e automatico dei bilanci tramite

Aggiornato al nuovo Rating MCC in vigore dal 15 marzo 2019 con andamentale CR
- Riclassifica i bilanci e redige il rendiconto finanziario
Analisi del DSCR e indicatori della crisi elaborati dal CNDCEC (sempre aggiornati)
Calcola 38 indici di bilancio commentati suddivisi per le quattro aree gestionali
Valutazione sulla continuità aziendale (ISA 570)
Verifica esposizione debitoria verso creditori pubblici qualificati
Segnala gli eventuali errori di input dei dati e suggerisce le opportune correzioni
- Analizza accuratamente gli aspetti patrimoniali, reddituali e finanziari della gestione aziendale, definendo tutti gli aggregati economici e finanziari utili a rappresentarne le situazioni statiche e gli andamenti
- Valuta la Performance e assegna i Rating Basilea 3 utilizzando le diverse metodologie predisposte ed accettate dai principali istituti di credito e dai più autorevoli analisti economico-finanziari (Standard & Poor’s, Medio Credito Centrale L. 662/1996, Z-Score di Altman)
- Genera automaticamente il report che, grazie all’impiego di sofisticati algoritmi di business intelligence, è ricco di note, indici, tabelle, grafici e commenti automatici alla performance aziendale ed ai rating
- Traduzione automatica in lingua inglese del report di analisi. Una volta caricato il bilancio, tutti i risultati dell’analisi: bilanci riclassificati, tabelle, grafici, indici e il rating possono essere tradotti automaticamente in lingua inglese.
Analizza i tuoi bilanci con un click direttamente da XBRL
Importazione da Excel

Inclusi nel software

Assistenza Telefonica
Inclusa nel prezzo e fornita da professionisti esperti una chiamata di 30minuti, Lun/Ven: 9.00 – 13:00 / 14.30 – 18.30

Report automatici
I software elaborano in automatico report scaricabili ed editabili pronti per l’uso in Word, Pdf e Excel

Attivazione Immediata
Utilizzo immediato dei software con carta di credito, Paypal o bonifico bancario
A chi è rivolto
Il pacchetto Analisi di Bilancio e Indici della Crisi è dedicato a:
Commercialisti | Banche |
Analisti finanziari | CFO |
Avvocati d’affari | Dirigenti d’azienda |
Imprenditori | Azionisti e Stakeholders |
che necessitano di un’accurata analisi finanziaria ed economica al fine di comprendere la situazione attuale e tendenziale dell’impresa attraverso le performance espresse. Il software può essere utilizzato per esigenze di:
- comunicazione finanziaria ai soci/azionisti e agli stakeholder aziendali
- valutazione del merito creditizio
- valutazione dello “stato di salute” dell’azienda e rating aziendale secondo le regole imposte da Basilea 3
- documentazione a supporto di richieste di finanziamenti
- relazione sulla gestione da allegare in Nota integrativa al bilancio
Semplice da utilizzare
Analisi di Bilancio e Indici della crisi realizza sofisticate analisi di natura economico-finanziaria, ma è molto semplice da usare e non richiede il possesso di particolari competenze specialistiche, risultando utilizzabile anche da utenti non esperti in queste tipologie di analisi:
- è sufficiente caricare i bilanci a consuntivo degli ultimi anni importando direttamente i dati da XBRL oppure manualmente (fino a 5 anni ma sono necessari almeno gli ultimi 2 bilanci)
- l’imputazione dei dati risulta agevolata dal format di inserimento che ripropone una maschera del tutto simile al bilancio ufficiale (schema “IV direttiva CEE”)
- il software genera gli output e il report finale
Risultati Finali
Analisi di Bilancio & Rating:
- fornisce la riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo i criteri finanziario e gestionale e riclassifica il Conto Economico sia a valore aggiunto che a costi fissi e variabili
- elabora il rendiconto finanziario secondo il metodo del Cash flow operativo
- fornisce un’analisi della liquidità, della solidità, della redditività e dell’efficienza operativa dell’azienda
- attribuisce punteggi di rating e valuta il merito creditizio
Gli schemi di riclassificazione dei bilanci si basano su standard normalmente utilizzati dagli operatori finanziari sia nazionali che internazionali, rispondendo all’esigenza di una corretta e puntuale informazione economico-finanziaria
L’analisi viene realizzata attraverso prospetti, indicatori, tabelle, grafici e commenti. Ogni commento viene generato automaticamente grazie a specifici algoritmi di business intelligence ed è liberamente modificabile e personalizzabile.
INDICATORI DELLA CRISI
Art. 13
- Patrimonio netto non inferiore al limite legale
- DSCR consuntivo e previsionale 6/12 mesi
Nel caso in cui il DSCR previsionale non sia presente o non calcolabile, vengono presi in considerazione i seguenti indici:
- Oneri finanziari/Ricavi
- Patrimonio netto/Debiti
- Attivo a breve/Passivo a breve
- Cash Flow/Attivo
- Debiti Tributari e Previdenziali/Attivo
I valori soglia sono calcolati rispetto al codice ATECO dell’azienda secondo quanto indicato dal CNDCEC. Se uno di tali indicatori supera la soglia, il software provvederà a segnalarlo automaticamente e indicherà l’area gestionale su cui intervenire.


CREDITORI PUBBLICI QUALIFICATI
Art. 15 Segnalazione dei creditori pubblici qualificati
Il software, attraverso specifici algoritmi, permette di monitorare costantemente l’esposizione debitoria dell’azienda verso tali creditori indicando automaticamente il superamento degli indicatori di indebitamento stabiliti dal Codice che danno obbligo a segnalazione:
- Agenzia delle Entrate
- Inps
- Agente della riscossione
Tale superamento può determinare l’avvio della procedura di composizione assistita della crisi gestita dall’OCRI.
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
Criterio Liquidità Esigibilità
Il criterio di riclassificazione elenca le voci in attivo in ordine di liquidità crescente e quelle nel passivo in ordine di esigibilità crescente.
Le attività sono divise in due grandi tronconi:
Attivo fisso, in cui ritroviamo tutte le immobilizzazioni ed i crediti oltre i 12 mesi
Attivo circolante, diviso a sua volta in: magazzino, crediti e liquidità.
Le passività sono distinte in:
Patrimonio netto
Debiti a lungo termine
Debiti a breve termine


Criterio Gestionale
Il metodo di riclassificazione gestionale tiene conto delle singole aree gestionali in base ad una logica di pertinenza attraverso la suddivisione dello Stato Patrimoniale in due distinti valori:
Capitale investito netto
Fonti di finanziamento
Il primo si compone a sua volta in tre sottovalori:
Attivo immobilizzato
Capitale circolante operativo netto
Fondi e le passività a lungo termine
Nelle Fonti di finanziamento troveremo le risorse (capitale di rischio e di debito) che vengono impiegate per finanziare l’attività operativa:
Patrimonio netto
Indebitamento finanziario netto
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Riclassificazione a valore aggiunto
Questo modello è il più utilizzato per la riclassificazione del Conto Economico ed è molto utile per evidenziare la creazione di ricchezza da parte dell’azienda (valore aggiunto) e per dividere l’attività aziendale in diverse aree gestionali.
Attraverso tale modello è possibile calcolare due margini molto importanti rappresentati dal MOL (Margine operativo lordo) che evidenzia il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione caratteristica, al lordo degli interessi, delle tasse, degli accantonamenti e degli ammortamenti e dall’EBIT (Risultato operativo), che rappresenta invece il risultato della gestione aziendale prima di quella finanziaria e delle tasse. Tali margini sono importanti perché utilizzati per il calcolo di numerosi indici di bilancio.
Ogni anno dispone di due colonne: la prima indica il valore della voce di bilancio e l’altra la percentuale di incidenza rispetto ai ricavi. In tal modo è possibile anche verificare la variazione intervenuta nei singoli anni di analisi.


Analisi costi di gestione
In questa sezione vengono analizzati i singoli costi di gestione dell’azienda. Ogni anno dispone di tre colonne: nella prima viene indicato il valore del singolo costo così come riportato in bilancio, nella seconda la percentuale di incidenza rispetto ai ricavi delle vendite e delle prestazioni (voce A.1 del conto economico civilistico) e nella terza la variazione percentuale dell’incidenza rispetto ai ricavi tra un anno e l’altro.
In tal modo è possibile analizzare tutte le variazioni intervenute negli anni relative ai singoli costi gestionali.
Il software genera automaticamente una frase che descrive e spiega nei dettagli i risultati e la metodologia di analisi effettuata.
Un grafico infine mette poi in rapporto il valore dei ricavi con quest’ultimi suddiviso per anno.
CASH FLOW
Il software elabora il rendiconto finanziario calcolato secondo due metodologie:
Metodo Anglosassone
Attraverso tale metodologia determiniamo il Flusso di cassa disponibile per gli azionisti e i finanziatori (detto anche Unlevered Free Cash Flow). Tale flusso corrisponde al Flusso di cassa operativo, ovvero quello determinato dalla gestione caratteristica dell’impresa al lordo degli oneri e proventi finanziari, della restituzione delle risorse impiegate da tutti i finanziatori dell’impresa (capitale di rischio e di terzi) e dei proventi/oneri straordinari. Per calcolare tale flusso occorre utilizzare il concetto del NOPAT, ovvero considerare le c.d. imposte figurative che rappresentano la parte di imposta imputabile al solo risultato operativo che la società pagherebbe se non ci fossero gli oneri finanziari o proventi/oneri straordinari che in Italia sono in parte deducibili.
Tale modello è quello utilizzato dalla letteratura finanziaria internazionale e il Flusso di cassa operativo è quello che viene preso in considerazione per il modello del Discounted Cash Flow.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
In letteratura la PFN viene definita come “indicatore alternativo di performance”, in quanto il suo confronto con altri valori o indicatori ci permette di valutare:
il livello complessivo dell’indebitamento rapportato anche agli anni precedenti
il rapporto Equity/Debt per verificare il grado di patrimonializzazione di una società
la capacità di restituzione del debito attraverso il confronto con il c.d. cash flow al servizio del debito
Mentre per le PMI non è previsto un particolare metodo per la sua determinazione e tanto meno una sua forma espositiva, per le società quotate la Consob, con Comunicazione del 28 luglio 2006, ha previsto espressamente una specifica metodologia espositiva. Nella prima tabella è riportata tale metodologia e i debiti finanziari sono indicati con il segno negativo. Per cui, se quest’ultimi risultano maggiori delle disponibilità liquide o prontamente liquidabili, la PFN avrà un valore negativo.
Nella seconda tabella ritroviamo anche il calcolo della PFL ovvero la Posizione finanziaria lorda che esprime solo il valore dei debiti finanziari senza tenere in considerazione le disponibilità liquide o prontamente liquidabili.


INDICI DI BILANCIO
Gli indici di bilancio sono suddivisi tra le diverse aree gestionali:
Indici di redditività
Indici di liquidità
Indici di copertura finanziaria
Indici di solidità
Ogni indice è calcolato per singolo anno.
Il pallino verde segnale che l’indice ha un risultato soddisfacente, mentre il pallino di colore rossi indica che il valore non è soddisfacente.
Indice non soddisfacente
Indice soddisfacente
Le freccette indicano se l’indice è migliorato o peggiorato rispetto all’anno precedente.
I valori definiti sono presi come riferimento e trovano la loro fonte nella letteratura aziendalistica riferita a valori di un’azienda manifatturiera italiana non quotata.
VALUTAZIONE PERFORMANCE
La Valutazione Performance consente di esprimere un giudizio globale sullo stato di salute dell’azienda.
Il rating assegnato all’azienda viene ottenuto a partire dall’analisi di quattro aree di performance, a ciascuna delle quali viene attribuita una analoga valutazione, da A a D:
– Redditività (area economica)
– Solidità patrimoniale
– Solvibilità (area finanziaria)
– Liquidità
La performance di ciascuna area viene valutata in relazione ad uno specifico anno di riferimento ed a partire da 4 indici di bilancio che, ad esempio, nel caso dell’area della redditività sono il ROI, il ROE, il ROS ed il ROT. Ad ogni indice viene associato un punteggio da 0 (molto negativo) a 3 (molto positivo) in funzione del valore che l’indice stesso assume nell’anno di valutazione.

Per attribuire il punteggio ad un determinato indice, vengono definite delle fasce di merito. Nel caso del ROE, si ha ad esempio la seguente regola di attribuzione:
ROE > 6% 3 punti
2% < ROE < 6% 2 punti
0% < ROE < 2% 1 punto
ROE < 0% 0 punti
Una volta associato un punteggio a ciascuno dei 4 indici, i punteggi vengono sommati e ciascuno di essi viene moltiplicato per un coefficiente che consente di “pesare” il risultato ottenuto a seconda dell’importanza che un determinato indice riveste rispetto ad un altro. Ad esempio, nel valutare la performance economica, al ROE ed al ROI viene attribuito un peso maggiore rispetto al ROS ed al ROT. Una volta ottenuto il punteggio complessivo dell’area, come media ponderata dei punteggi di ciascun indice, questo viene associato ad un rating da A a D. Infine, si effettua una media (semplice) dei punteggi numerici associati a ciascuna area e si ottiene un punteggio complessivo, al quale, con analogo procedimento viene assegnata una valutazione da A a D che esprime il rating complessivo dell’azienda, per l’anno di riferimento preso in considerazione.


ANALISI DEL RATING
In questa sezione sono rappresentati i Rating maggiormente utilizzati nella letteratura finanziaria:
Metodo Standard & Poor’s: è un rating internazionale che pone l’accento in particolare sulla struttura finanziaria dell’azienda.
Attraverso tale metodologia, al soggetto che ha richiesto il prestito viene assegnata una determinata categoria di rischio prendendo in esame cinque indicatori:
– il rapporto tra Reddito operativo (Ebit) e oneri finanziari (Of)
– il rapporto tra Margine operativo lordo (Mol) e oneri finanziari (Of)
– il rapporto tra Risultato operativo (Ebit) e Vendite (V)
– il rapporto tra Debiti (D) e Fonti di finanziamento (debiti + capitale proprio)
– il rapporto tra Flusso di cassa della gestione corrente (FCGC) e Debiti (D)
Sulla base degli stessi è possibile attribuire un giudizio sulla rischiosità dell’impresa in un range che va da insolvente (livello F) a molto sicura (livello A).
Indice di Altman Z-score che è uno dei più noti indicatori della crisi finanziaria e patrimoniale di un’impresa. Le variabili utilizzate per il calcolo dello Z-Score sono le seguenti:
RICAVI
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)
UTILE NETTO
DIVIDENDI
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
TOTALE ATTIVITA’
TOTALE PASSIVITA’ (al netto del patrimonio netto)
PATRIMONIO NETTO
Il software calcola l’indice nelle tre diverse versioni:
Modello di Altman standard
Modello elaborato da Edward I. Altman nel 1968 a partire da un campione di 66 azienda manifatturiere statunitensi
Z-score PMI manifatturiere
Modello rivisitato da Altman nel 1993 ed applicato da Danovi e Falini nel 2013 allo studio delle PMI manifatturiere italiane
Z-score non manifatturiere
Versione del 1995 elaborata da Altman, Hartzell e Peck per prevedere il rischio di fallimento di aziende non appartenenti al settore manifatturiero oppure operanti in mercati emergenti


Nuovo Rating MCC in vigore dal 15 marzo 2019
La sezione dedicata all’analisi del Rating MCC è stata sviluppata in conformità alle Disposizioni operative del Fondo di Garanzia per le PMI in vigore a partire dal 15 marzo 2019.
Il modello è composto da tre aree informative:
- un modulo economico-finanziario
- un modulo andamentale (centrale rischi Banca d’italia)
- un blocco informativo relativo alla presenza di eventi pregiudizievoli
Valutazione finale
Una volta determinate le classi di valutazione del modulo economico-finanziario e del modulo andamentale si ottiene la classe di valutazione integrata, espressa su una scala da 1 (risultato migliore) a 12. Anche nel caso in cui il modulo andamentale non sia stato attivato, le disposizioni operative prevedono che sia possibile determinare la classe di valutazione finale. Nel caso in cui siano in corso eventi pregiudizievoli a carico della Società e/o a carico di soci che ricoprono cariche rilevanti (per le Società di Persone) la classe di valutazione integrata può subire un aggiustamento fino a 4 punti.
FINANCIAL HIGHLIGHTS
In tale sezione sono riportati i risultati principali della performance dell’azienda al fine di avere una veloce lettura dei dati essenziali. I commenti si riferiscono all’ultimo bilancio.
La veste grafica risulta essere molto elegante e si ritrovano tutte le informazioni più importanti richieste per ottenere una comunicazione finanziaria efficace. Il tutto è corredato di commenti automatici che descrivono la performance. In particolare:
Dati finanziari principali
Analisi dei margini economici più importanti e il loro confronto negli anni associati agli indici finanziari più importanti:
PFN/PN indice che esprime il rapporto tra la Posizione finanziaria netta e il Patrimonio dell’azienda
PFN/MOL indice che esprime il rapporto tra la Posizione finanziaria netta e il Marine operativo lordo
Leverage, che esprime la proporzione tra risorse proprie e di terzi
Flusso di cassa operativo
Dati patrimoniali
Tabella che descrive l’andamento patrimoniale dell’azienda con indicazione separata tra debiti commerciali e finanziari
Indici di bilancio
Vengono riportati i principali indici di bilancio suddivisi tra le diverse aree gestionali Il tutto è corredato da grafici esplicativi dei margini e deli indici più importanti per ottenere una fotografia immediata della situazione economico-finanziaria dell’azienda.


Report automatico
Il software genera un report automatico di circa 70 pagine ricco di testi, indici, tabelle e grafici che analizza la performance aziendale e i punteggi di rating assegnati secondo le regole stabilite da Basilea 3 (con traduzione automatica in inglese).
Commenti dinamici automatici
Il software, inoltre, grazie a specifici algoritmi di business intelligence, genera all’interno del report dei commenti automatici dinamici che descrivono l’analisi effettuata ed i risultati ottenuti.
Scaricabile e modificabile
Il report è scaricabile sul proprio Pc ed è modificabile ed editabile secondo le diverse esigenze.
Formati download
Il report è scaricabile in formato: word, excel e pdf
Report di Bilancio & Rating Online
Acquista online l’analisi dei bilanci riclassificati e commentati con la valutazione della situazione economico-finanziaria dell’azienda e il nuovo rating MCC.

Come funzionano gli algoritmi di business intelligence
Attraverso sofisticati algoritmi il software genera automaticamente delle frasi che descrivono la situazione economico finanziaria dell’azienda.
Un semplice esempio chiarirà il funzionamento. Poniamo il caso che, inseriti i dati degli ultimi 4 bilanci, l’azienda si trovi una PFN descritta qui di seguito.

Il software genererà automaticamente la seguente frase di commento:
Nell’esercizio 2015 la Posizione Finanziaria Lorda, pari al totale delle passività di natura finanziaria contratte dall’azienda si attesta ad € 29.393.772, sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente (-2,8%). La posizione lorda è determinata dalle seguenti componenti: altri debiti finanziari, che ammontano ad € 7.241.256, mutui passivi, pari invece ad € 13.165.984 ed infine debiti bancari a breve termine, che si attestano su un importo di € 8.986.532. Non risultano iscritti a bilancio debiti verso soci per finanziamenti e debiti per leasing. In riferimento nello specifico ai debiti per leasing, questi ultimi potrebbero anche essere stati contabilizzati con il metodo patrimoniale. Il valore delle voci attive di cui va diminuita la posizione lorda per ottenere la PFN risulta invece composto da crediti finanziari per € 102.980, cassa e disponibilità liquide per € 16.266.556. La Posizione finanziaria netta dell’azienda è calcolata come somma dei debiti verso banche e dei finanziamenti a breve e medio lungo termine, al netto della cassa attiva e delle attività finanziarie prontamente liquidabili. Il rapporto Pfn/Pn nell’esercizio 2015 è pari a 0,33, in virtù di un valore dell’Equity di € 40.041.688 e di un valore del debito, in termini di Posizione Finanziaria Netta, di € 13.024.236. Il valore dell’indebitamento risulta equilibrato, per quanto concerne il rapporto tra fonti finanziarie onerose esterne e fonti proprie. L’indice si mantiene in definitiva sostanzialmente stabile rispetto all’anno 2014 in cui si attestava su un valore di 0,34. La stabilità dell’indice è riconducibile al fatto che la Posizione Finanziaria Netta non fa registrare significative variazioni se confrontata con il dato dell’anno precedente e si verifica nonostante l’Equity mostri invece un sensibile incremento. Nello specifico, il Patrimonio Netto passa da un valore di € 38.762.346 nel 2014 ad € 40.041.688 nell’anno in corso, con un incremento del 3,3% mentre la Pfn si attesta su un valore di € 13.024.236 nel 2015 a fronte di € 13.324.657 dell’anno precedente evidenziando invece una variazione percentuale piuttosto contenuta del 2,3%. Nel 2013 l’indice risultava pari a 0,39. Il rapporto Pfn/Mol, pari ad un valore di 1,4, risulta sostenibile e la sua situazione finanziaria, per quanto concerne il rapporto tra fonti finanziarie onerose esterne e la sua marginalità lorda, risulta equilibrata. Il rapporto Pfn/Ricavi, pari ad un valore di 21,1%, risulta sostenibile e la sua situazione finanziaria, per quanto concerne il rapporto tra fonti finanziarie onerose esterne e la sua capacità di generare ricavi, risulta equilibrata.
Ogni indice di bilancio è a sua volta commentato:

Il software genererà la seguente frase di commento:
Il rapporto Pfn/Pn nell’esercizio 2015 è pari a 0,33, in virtù di un valore dell’Equity di € 40.041.688 e di un valore del debito, in termini di Posizione Finanziaria Netta, di € 13.024.236. Il valore dell’indebitamento risulta equilibrato, per quanto concerne il rapporto tra fonti finanziarie onerose esterne e fonti proprie. L’indice si mantiene in definitiva sostanzialmente stabile rispetto all’anno 2014 in cui si attestava su un valore di 0,34. La stabilità dell’indice è riconducibile al fatto che la Posizione Finanziaria Netta non fa registrare significative variazioni se confrontata con il dato dell’anno precedente e si verifica nonostante l’Equity mostri invece un sensibile incremento. Nello specifico, il Patrimonio Netto passa da un valore di € 38.762.346 nel 2014 ad € 40.041.688 nell’anno in corso, con un incremento del 3,3% mentre la Pfn si attesta su un valore di € 13.024.236 nel 2015 a fronte di € 13.324.657 dell’anno precedente evidenziando invece una variazione percentuale piuttosto contenuta del 2,3%. Nel 2013 l’indice risultava pari a 0,39.
Chiaramente questi sono solo alcuni esempi della potenzialità del software.
Il nostro reparto di ricerca e sviluppo è costantemente al lavoro per creare nuove frasi sempre più complesse al fine di automatizzare tutto il processo di analisi. Per tale motivo gli aggiornamenti al software sono continui e, come è nella nostra politica, completamente gratuiti.