Analizziamo il modo in cui si deve comportare un lavoratore in caso di licenziamento da parte della propria azienda, causa fallimento di quest’ultima. In una situazione del genere sorgono principalmente due problemi: non perdere le mensilità ancora bloccate, considerando che non si sia ancora presentato all’interno dell’azienda nessun curatore fallimentare, e cosa fare per ricevere il TFR (trattamento o liquidazione di fine rapporto).

Come comportarsi in caso fallimento aziendale

In caso di fallimento dell’azienda (è verificabile in quanto deve essere dichiarato al tribunale competente in riferimento alla sede legale dell’impresa), è necessario che il lavoratore si insinui al passivo fallimentare per tutti i crediti da lui vantati nei confronti dell’azienda. A tal fine, dovrà portare a termine questa procedura almeno 30 giorni prima dell’udienza di verifica dello stato passivo (la data precisa viene indicata dal giudice di sentenza). È bene, per questo tipo di pratica, avvalersi dell’ausilio sindacale o di un professionista (consulente del lavoro/avvocato).

Bisognerà, inoltre, nel caso in cui non si possiedano alcune buste paga, chiedere l’assistenza di un soggetto (consulente del lavoro/sindacato) in grado di ricostruire il credito retributivo. In questo modo sarà possibile dimostrare al curatore fallimentare l’entità del credito vantato nei confronti dell’ex datore di lavoro.

Nel caso in cui la dichiarazione di fallimento non fosse ancora stata emessa, al fine del recupero del credito, sarà necessario attivare l’intervento della sezione ispettiva del ministero del lavoro. Sarà sufficiente presentarsi personalmente presso la sede della direzione territoriale del lavoro e denunciare la mancata consegna delle buste paga.

Richiedere TFR al fondo INPS

Per quanto riguarda il TFR, invece, ci sono diversi canali per richiederlo al fondo di garanzia INPS:

– Esiste una modalità telematica attraverso un servizio dedicato. Partendo dalla homepage INPS, dovrete cliccare su Prestazioni e Servizi, poi su Tutti i servizi, e, infine, selezionare Domanda Fondo di Garanzia (cittadino).

– È possibile chiamare un contact center (numero 803 164 gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile).

– Si può presentare la domanda attraverso CAF e intermediari. Quest’ultima viene poi indirizzata alla struttura INPS competente per territorio. É necessario allegare una documentazione, che, nel caso specifico di fallimento dell’impresa della quale si è, o meglio, si era dipendenti, comprenderà: copia autentica dello stato passivo esecutivo, dichiarazione sostitutiva del certificato del tribunale, modello SR52 debitamente compilato e firmato dal responsabile della procedura concorsuale.