Il Business Plan è sostanzialmente la pianificazione del futuro ed è un puro strumento di Marketing Finanziario, fondamentale per farsi finanziare.
Il B.P. non può essere redatto dal commercialista, ma questi deve essere in grado di guidare l’imprenditore nella realizzazione di un buon piano.
Il B.P. ha anche un cuore, capace di trasmettere il “magnetismo” da trasmettere ai soggetti esterni interessati, come ai finanziatori ed alle banche.
La normativa in materia bancaria sta cambiando rapidamente a livello europeo e le banche dovranno obbligatoriamente valutare un’impresa non solo sui dati storici di bilancio ma anche e soprattutto sui dato prospettici del B.P.
E’ così importante giocare d’anticipo e presentarsi in banca con un buon B.P., pensato dall’imprenditore e sviluppato e perfezionato da un commercialista, specializzato nella materia. E’ difficile infatti illustrare qualcosa che non si e’ prodotto di propria iniziativa.
Quindi l’imprenditore o il direttore generale, amministratore delegato etc dovranno preparare:
La storia dell’azienda;
L’idea evolutiva;
Il prodotto o servizio;
Il mercato (breve descrizione del mercato in cui si opera);
L’organizzazione aziendale.
Questi precedenti punti riguardano la parte qualitativa del documento, la seconda, quantitativa, dovrà contenere:
Budget dei ricavi;
Budget dei costi variabili;
Budget dei costi fissi;
Budget dei costi di lavoro;
Budget degli investimenti.
Il Business Plan è essenziale per il merito creditizio in futuro, non si fa solo per la banca ma per l’imprenditore stesso.
I primi 10 punti di cui sopra, completi ed articolati devono essere prodotti dall’imprenditore, dopodiche’ il commercialista li inserirà nel modello di Business Plan, producendo anche:
4 anni di conti economici previsionali
4 anni di stati patrimoniali previsionali
4 anni di flussi di cassa previsionali.
Alla banca la strategia aziendale descritta nel B.P. interessa particolarmente, al fine di valutare correttamente il rischio di finanziamento.